Nato ai primi anni '30, fu considerato uno dei più straordinari biplani in circolazione durante la guerra Spagnola. Impiegato sul fronte africano, non riuscì a tenere testa ai più moderni e veloci caccia alleati seppur gli aviatori italiani si distinsero per coraggio e sagacia. Montava un motore Fiat 12 cilindri per 600 CV di potenza. La sua velocità massima era di 375 km/h. L'armamento consisteva in due mitragliatrici da 12,7 mm sparanti attraverso il disco dell'elica e un carico di circa 100 kg di bombe.