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AMX

Velivolo del gruppo  1980-1990

L'AMX International AMX (denominato Ghibli) è un aereo da attacco al suolo monomotore a getto ad ala alta a freccia prodotto in Italia e Brasile dagli anni ottanta (in attività fino al 2023). Nato a seguito di un requisito dell'Aeronautica Militare e della Força Aérea Brasileira per un aereo da appoggio tattico (CAS, Close Air Support), e per le specifiche italiane, risulta il naturale sostituto del G-91Y. È stato acquisito dall'Aeronautica Militare in 110 esemplari, insieme con 26 esemplari biposto (AMX-T). La produzione è stata distribuita tra Aeritalia (46,5%), Aermacchi (23,8%) ed Embraer (29,7%), con lo sviluppo di 6 prototipi. Nel giugno 1977 l'Aeronautica Militare italiana emise una specifica per la fornitura di un velivolo in grado di sostituire i caccia Lockheed F-104G/S e gli Aeritalia G-91Y da attacco al suolo e G-91R e T da addestramento che avrebbero concluso la loro vita operativa in pochi anni. Dai primi anni settanta l'Italia stava partecipando, con l'allora Germania ovest ed il Regno Unito, ad un programma di sviluppo per un nuovo velivolo da combattimento, fondando il consorzio Panavia che avrebbe generato il multiruolo Tornado, ma le esigenze dell'AM erano indirizzate anche verso un velivolo di dimensioni più contenute ed economicamente meno oneroso per i bilanci della forza aerea italiana, velivolo da poter comunque affiancare nel servizio operativo alla futura flotta di Tornado. L'Aeritalia (in seguito diventata Alenia), che stava sviluppando un progetto in grado di soddisfare queste esigenze già dal 1973, decise di coinvolgere l'Aermacchi e, lavorando congiuntamente, le due aziende furono in grado, nell'aprile 1978, di rispondere alla richiesta con un nuovo progetto, che assunse la designazione di Aeritalia Macchi Experimental (AMX), dove più tardi si unì nell’impresa la Brasiliana Embraer. Denominato in Brasile A-1 ed in Italia Ghibli, ha ricevuto dagli addetti ai lavori e dall'opinione pubblica valutazioni contrastate. L'AMX è, infatti, un aereo che ha fatto molto discutere riguardo alla sua reale efficacia, rapportata agli investimenti effettuati ed al ruolo a cui è stato assegnato. La definizione del progetto è stata sviluppata da un gruppo di lavoro, costituito dall'ing. Ermanno Bazzocchi (Aermacchi), dall'ing. Giulio Ciampolini (Aeritalia), dal gen. Franco Ferri e dal gen. Luciano Meloni, in accordo con i requisiti delle forze aeree di Italia e Brasile. Il primo volo avvenne il 15 maggio 1984, ai comandi di Manlio Quarantelli. Il 1º giugno seguente il prototipo, sempre pilotato da Manlio Quarantelli, in occasione del quinto volo, precipitò e il pilota morì a seguito delle ferite riportate. La missione di base prevedeva l'impiego di 6 bombe Mk 82 da 500 lb su una distanza di 180 NM (circa 330 km), da percorrersi a bassa o bassissima quota a velocità alto-subsoniche (oltre 900 km/h). Inoltre era richiesta la capacità di utilizzare un pod da ricognizione Orpheus, già in dotazione ai Lockheed F-104 Starfighter dell'Aeronautica Militare. I sistemi elettrici, idraulici e di comandi di volo sono dotati di sistemi di emergenza in grado di riportare il velivolo alla base, sia pur con prestazioni ridotte, anche in caso di guasto di uno o più sistemi principali. L'AMX è in grado di decollare da piste semipreparate ed è dotato di gancio di arresto di emergenza. Dopo il battesimo del fuoco in Kosovo durante l'Operazione Allied Force, il Ghibli è stato giudicato un eccelente cacciabombardiere, con una buona avionica, ed economico. La versione italiana impiega il cannone M61A1 Vulcan calibro 20 mm, mentre la versione brasiliana impiega 2 cannoni DEFA 554 da 30 mm prodotti su licenza dalla Industrias Bernardini de São Paulo. L'armamento aria-aria prevede 2 missili a guida a infrarossi installati sulle rampe di estremità alari (nella versione italiana 2 AIM-9L, in futuro 2 IRIS-T). L'AMX è dotato di due piloni subalari per ogni ala e di un pilone ventrale. I piloni subalari esterni possono trasportare carichi fino a 1000 libbre (circa 450 kg) e quelli interni carichi fino a 2000 libbre (circa 900 kg) e sono tutti in grado di utilizzare serbatoi subalari sganciabili. Il pilone centrale di fusoliera può trasportare carichi fino a 2000 libbre. Sui piloni interni e sul centrale di fusoliera possono essere installati dei raddoppiatori di carichi, denominati Twin Store Carrier.[6] L'armamento aria-terra include una vasta gamma di bombe a caduta libera (Mk.82 e Mk.83), a guida laser e GPS (per la versione italiana), tipo GBU-16 e GBU-32, JDAM, razzi. primi esemplari cominciarono ad essere consegnati nel 1988, al Reparto Sperimentale Volo e al 103° Gruppo del 51º Stormo, primo reparto operativo dotato dell'AMX, negli anni successivi furono equipaggiare il 13º e 101º Gruppo del 32º Stormo, il 132º Gruppo del 51º Stormo, il 14º Gruppo del 2º Stormo e il 28º Gruppo del 3º Stormo, questi ultimi due ora sciolti. Il 29 luglio 2014 il 101º Gruppo è stato ricollocato presso il 51º Stormo sulla base di Treviso-Istrana. Nonostante un inizio di carriera non del tutto brillante nella sua seconda vita ottenuta nel 2005, con un programma di aggiornamento della flotta e denominato "ACOL", l’AMX porta a termine eccellentemente numerose missioni operative: Nel 1999 in Kosovo, nell'ambito dell'Operazione Allied Force, Nel novembre 2009, per quasi cinque anni, in Afghanistan presso la base situata ad Herat. La missione aveva una durata prevista di circa due anni, ma, grazie alla sua duttilità e al ridotto numero di specialisti necessari alla manutenzione, e risultato un aereo altamente affidabile tanto da prolungare la missione per quasi cinque anni, divenendo di fatto la missione fuori area più lunga dai tempi della seconda Guerra Mondiale. Gli assetti hanno totalizzato in teatro quasi 10.000 ore di volo in oltre 3.100 missioni ed aver acquisito migliaia di obiettivi, a testimonianza di uno sforzo logistico compiuto secondo le indicazioni ricevute. Nel 2011 in Libia e Nord Africa, gli AMX, Il 16 giugno 2016 in Kuwait, gli AMX del 51° Stormo di Istrana, (Task Group Black Cats), sostituiscono il Tornado del Task Group Devil, nell’ambito della missione “Inherent Resolve – Prima Parthica“ . La missione prevede le funzioni di intelligence, sorveglianza e ricognizione aerea. Anche questa missione aveva una durata prevista di circa due anni, protratta successivamente a tre, grazie agli ottimi risultati ottenuti in oltre 6.000 ore di volo portando a termine numerose missioni operative, grazie all'utilizzo del POD da ricognizione RecceLite.

 
Progettista - Costruttore: Aeritalia, Aermacchi, Embraer
Equipaggio: 1 / 2
Versioni e Varianti: Mono, Biposto
Costruito:  1989
Utilizzato da: Italia, Brasile
Tipo:  Caccia Bombardiere

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