Come nasce L’azzurro nazionale.

Oltre 100 anni fa nasceva la prima casacca azzurra, della nazionale, sostituendo quella bianca utilizzata fino ad allora, e dal quel momento tutte le selezioni sportive italiane hanno indossato l’azzurro.
  
   Pubblicato:   giovedì 20 febbraio 2025
   Redatto da:  Toto
   Fonte, citazioni, bibliografia e sitografia:
www.dibonito.it
www.olympics.com/it/notizie
www.sanifutura.it/sport-aneddoti-e-curiosita
www.eurosport.it/calcio
  


Il primo sport ad adottare la maglia azzurra come simbolo di appartenenza alla squadra italiana fu il calcio maschile.
Fino da allora le divise erano di bianco, ma il 6 gennaio 1911 all’Arena civica di Milano, davanti a cinquemila spettatori, la selezione italiana di Umberto Meazza si presentò in campo contro la nazionale ungherese con la maglia azzurra.
Il cambio di colore in quella partita fu un omaggio a casa Savoia, che rappresentava la casata, infatti, sin dal XIV secolo l’azzurro era il colore dello stendardo della casa reale, che richiamava la tinta del manto della Vergine Maria .
La maglia azzurra rimase per volontà dell’allora presidente della Federcalcio e, negli anni seguenti, l’azzurro venne utilizzato anche negli altri sport, fu così, che “blu Savoia”,divenne di fatto il colore ufficiale di tutte le Nazionali sportive italiane.
il passaggio dal bianco all’azzurro non fu immediato. Ai Giochi Olimpici di Stoccolma 1912, il colore più usato fu ancora il bianco, che persistette anche negli anni successivi nonostante il CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano), nato nel 1914, avesse fin dall'inizio raccomandato l'adozione del nuovo colore. Solo a partire dai Giochi Olimpici di Los Angeles 1932 tutti gli atleti e le atlete italiani indossarono l'azzurro.
Nel secondo dopoguerra, dopo la nascita della Repubblica Italiana, nonostante le sue origini monarchiche, il colore azzurro fu mantenuto nelle divise sportive nazionali, arrivando fino ai giorni nostri.



In occasione del centenario della maglia azzurra nel calcio maschile, il presidente della FIGC Gabriele Gravina dichiarò: “L'azzurro rappresenta emozione e condivisione. È il colore di una maglia che celebra tutti i giorni, in ogni partita della Nazionale da 100 anni, una delle storie italiane più belle ed appassionanti. È il sogno di amicizia che supera i confini di un campo di calcio per unire un Paese intero”.
Il CT della Nazionale Roberto Mancini sottolineò “è il sogno di ogni bambino che inizia a giocare a calcio, un sogno che ho avuto la fortuna di realizzare e che ho continuato a vivere con entusiasmo e passione nel ruolo di Commissario Tecnico. L'azzurro accomuna calciatori e tifosi, un colore simbolo di unità e coesione capace di avvicinare generazioni lontane e che ci fa sentire parte integrante di un'unica squadra”.
La maglia precedente di colore bianco, invece fu adottata solo il 15 maggio 1910, in occasione della partita contro la Francia. In verità la scelta di questa maglia bianca, con polsini e collo inamidati e nastro tricolore, ancora adesso non è ben chiaro, c’è chi dice che la scelta ricadde sui colori della squadra più forte in quel periodo, la Pro Vercelli, un'altra ricostruzione invece narra che non essendoci un accordo sul colore, fu scelto il bianco il, neutro. Infatti ancora adesso la seconda maglia della nazionale è il bianco.

LE FORMAZIONI DELLA PRIMA PARTITA:
6 gennaio 1911, Italia-Ungheria 0-1,
ITALIA: De Simoni, Binaschi, De Vecchi, Ara, Milano I, Leone, Debernardi, Cevenini I, Berardo, Rampini I, Corna.
UNGHERIA: Sipos, Feldmann, Revesz, Weinber, Brody, Biro, F. Weisz, Karoly, Korodi, Schlosser, Szekany.



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