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Formula 1: la scaramanzia del 13.

26/06/2021 by Toto


Il giorno del matrimonio è senza dubbio un evento che coinvolge tutta la famiglia, rappresenta un lieto evento con la tensione alta che sparisce dopo la cerimonia e si aprono le danze.
A tavola, naturalmente, fra sontuosi banchetti e aperitivi, anche se oggi molti sposi scelgono di optare per una cena più minimal e sobria (per la gioia degli invitati e anche dell’ambiente). C’è anche chi decide di stupire gli ospiti con un originale pic nic sul prato o con proposte moderne e più snelle, qualcuno azzarda anche dei food truck…qualunque sia la scelta, ci sono alcuni elementi comuni a tutti.
Il riso, come i confetti, sono tradizioni che non possono mancare.

MA COME NASCE LA TRADIZIONE DEL RISO?

L’usanza viene fatta risalire a un’antica leggenda cinese.
Si narra che un giorno un genio buono vide i contadini afflitti dalla carestia e si impietosì. Si strappò i denti e li lanciò in una palude.
Dopo questa insolita semina, nacquero molte piantine i cui frutti, tolta la buccia, ricordavano il biancore dei denti. Da allora ovunque ci sia una pianta di riso non può esserci fame, ma soltanto abbondanza.
Riso simbolo di abbondanza. Lanciare il riso sugli sposi è dunque simbolo di prosperità. In Oriente il riso è un cibo fondamentale da migliaia di anni. C’è infatti un detto cinese per esprimerne l’importanza: «Uno lavora e nove mangiano riso». In altre parole, se si coltiva il riso c’è cibo per tutti.




I confetti: le bomboniere italiane

Da sempre sinonimo di buon auspicio, sembra che a creare i confetti sia stato un medico di origine araba, che ricoprì le pillole più amare con uno strato di zucchero per renderle gradevoli ai bambini.
Un’altra teoria, invece, ritiene che siano stati i farmacisti di corte del Cinquecento, a seguito della scoperta delle Indie e l’inizio delle prime importazioni di zucchero, a cominciare a rivestire le mandorle, creando delle praline confettate. In qualsiasi caso, i confetti sono immancabili ai matrimoni, protagonisti delle bomboniere ma spesso anche serviti a fine pasto prima dei dolci, per una “confettata” colorata.
In origine, in realtà, erano gli invitati a portarli in dono agli sposi, tradizione che ben presto cambiò, invertendo i ruoli.
L’Italia è la patria di questo prodotto, tanto che in Umbria è nato anche un sommelier di confetti artigianali.





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