Il villaggio di Uchisar si trova nel punto più elevato della Cappadocia e, a vederlo, è uno spettacolo. Situato a circa 5 chilometri da Goreme, è un’antica città scavata nella roccia.
Con il suo enorme picco di tufo perforato dalle mille cavità, è uno dei luoghi più affascinanti che si possano visitare nella terra dei Camini delle fate, formazioni rocciose che si trovano tutt’intorno al villaggio.
La storia narra che già gli Ittiti nel 1800 a.C. usavano le grotte nella roccia, infatti, grazie alla natura di questo territorio in grado di camuffare pertugi nascosti tra le pareti erano ottimi come rifugio. Successivamente anche i Bizantini riuscirono a creare una zona “cuscinetto” per difendersi dalle invasioni islamiche.
Ancora oggi troviamo numerose stanze scavate nella roccia, collegate tra loro per mezzo di scale, tunnel e passaggi angusti. Anche qui, come in altri siti archeologici della Cappadocia, le porte sono studiate per cercare di controllare il più possibile gli ingressi alle varie stanze.
La parte più preziosa è senza dubbio il suo castello edificato sulla cima della montagna, visibile a distanza. Un palazzo tufaceo perforato ad arte: una finissima trina di roccia, con le sue cavità e le sue gallerie. Un tempo poteva ospitare fino a mille abitanti. Grazie alla sua posizione, offre un panorama mozzafiato sull’intera zona.
Lo sviluppo maggiore dell’edificio è sul lato Nord, dove erano concentrate gran parte delle sale nelle quali si articolava la struttura, locali, oggi, destinati a piccionaie.
In seguito a una serie di scavi archeologici effettuati, sono state scoperte alcune chiese, non solamente nelle adiacenze del castello, ma addirittura al suo interno. È stata anche scoperta, proprio nel centro del villaggio, una galleria sotterranea lunga cento metri che passa sotto ad alcune delle abitazioni. Fu realizzata molto probabilmente in tempi antichi per consentire alla popolazione di entrare e uscire senza essere scorti e per trasportare acqua all’interno di Uchisar.
La popolazione locale vive di agricoltura, ma il turismo svolge un ruolo fondamentale per l’economia della zona. Molti turchi, ma anche stranieri, hanno trasformato le grotte restaurate in alloggi turisticidove si può soggiornare. Proprio come ha fatto Matera quando fu riqualificata, dopo l’abbandono da parte dei propri abitanti.