Le ultime settimane sono state contraddistinte da molte polemiche sulle decisioni arbitrali, la tecnologia è entrata nel calcio ormai dalla stagione 2017/2018 ma a distanza di anni si verificano puntualmente dubbi e decisioni polemiche.
Non parleremo di episodi puntuali ma in generale ogni squadra si è trovata davanti a scelte discutibili con una classe arbitrale che ha subito un forte cambiamento e forse con un ricambio non all’altezza di certi palcoscenici, il problema maggiore è la disparità di decisione che varia da partita in partita con alcuni arbitri che cercano di evitare il Var altri invece non fischiano aspettando una chiarezza dalla tecnologia, non c’è un regolamento chiaro e questo manda in confusione i tifosi fa nascere polemiche come abbiamo visto nell’ultima giornata con quattro allenatori espulsi, il designatore Rocchi dovrebbe fare un incontro in cui una volta per tutte venga chiarito ogni singolo episodio e che ogni arbitro provi a fischiare in modo lineare ogni domenica, in un campionato così equilibrato i nostri tifosi meritano un corpo arbitrale che sappia essere all’altezza perché siamo soltanto alla nona giornata e non può essere accettabile continuare con questi errori fino a maggio.
Forse però è lecito chiedersi se gli arbitri italiani siano all’altezza, vedendo il resto di campionati probabilmente la risposta è sì ma sembra arrivata l’ora dì allinearsi con il modo in cui si fischia in Europa visto che puntualmente le squadre italiane si trovano davanti ad un ritmo di gioco diverso e partite con pochissimi fischi.
In queste settimane di inizio serie A la collaborazione tra club e arbitri sta diventando minima e il rapporto sembra molto difficile, serve un intervento immediato per riprendere una situazione che se ignorata può creare situazione spiacevoli domenica dopo domenica.